Come ogni anno sono stati rivalutati gli importi delle pensioni, assegni e indennità e i relativi limiti reddituali previsti per alcune provvidenze economiche.
La misura della perequazione, definitiva per l’anno 2024 e previsionale per l’anno 2025, è stata applicata anche alle pensioni e agli assegni a favore dei mutilati, invalidi civili, ciechi civili e sordomuti.
I limiti di reddito per il diritto alle pensioni in favore dei mutilati, invalidi civili totali, ciechi civili e sordomuti, sono aumentati dell’1,6% rispetto all’anno 2024.
Il limite di reddito per il diritto all’assegno mensile degli invalidi parziali e delle indennità di frequenza è quello stabilito per la pensione sociale.
Per i soli invalidi civili totali riconosciuti al 100% (prestazione assistenziale) ricordiamo che oltre alla pensione di invalidità, se sono rispettati i criteri di accesso e i limiti di reddito previsti per il 2025, si ha diritto ad una quota aggiuntiva; questa maggiorazione può raggiungere un importo massimo di €411,84 mensili, che si sommano alla pensione di invalidità riconosciuta per un totale massimo di €747,84.
Trattandosi di un “incremento”, ricordiamo che l’importo riconosciuto come maggiorazione sociale varia, ovvero diminuisce o aumenta, in base al reddito dichiarato (invalido single/invalido coniugato).
Sono conteggiati tutti i redditi da lavoro dipendente o autonomo, anche occasionale, o a tempo parziale, comprese le borse lavoro comunque denominate, le pensioni previdenziali, incluse quelle ai superstiti (reversibilità), anche le pensioni di invalidità, cecità e sordità, escluse le indennità.
Non sono conteggiati il reddito della casa di abitazione, le pensioni di guerra, le indennità di accompagnamento.
Per maggiori informazioni potete contattare l’assistente sociale Vanessa Cori al numero verde di riferimento 800 912 655 o a questa email
