Il più popolare rocker italiano donerà 75000 euro per la ricerca sulle infezioni dovute ai biofilms microbici. Il professor Zannoni dell’Alma Mater, Università di Bologna: “Un assegno per un giovane post dottorando oggi costa in media 25 mila euro l’anno, dunque l’offerta potrà finanziare un percorso completo di ricerca triennale”
I biofilms microbici sono tra i principali responsabili di forme infettive come le endocarditi, le infezioni croniche delle vie urinarie, della cornea, dei reni e dei polmoni come appunto nella fibrosi cistica.
Proprio una endocardite, un’infiammazione del tessuto che riveste le cavità interne e le valvole del cuore, aveva colpito a luglio il rocker, costretto a sospendere il suo tour per un lungo ricovero a Bologna.
Appresa la notizia della malattia superata, i ricercatori bolognesi hanno pensato che Vasco potesse essere sensibile al tema della ricerca e così lo hanno contattato: “Lo abbiamo cercato noi dopo la sua malattia, che si forma proprio a causa della presenza di biofilms batterici all’interno di tessuti cardiaci. Direi che la sua è stata una offerta estremamente generosa“, spiega a ilfattoquodiano.it il professor Davide Zannoni, microbiologo dell’Università di Bologna.
Ora, spiega Zannoni, verranno fatti dei bandi e si deciderà a chi dare la borsa di ricerca che il cantante (che recentemente ha pubblicato un’autobiografia i cui proventi andranno alle comunità di don Luigi Ciotti) ha voluto intitolare a suo nome, ma soprattutto a nome del padre, Giovanni Carlo Rossi. L’auspicio di Zannoni è che questa donazione rappresenti solo l’inizio di una collaborazione.
Abbiamo chiesto un parere sulla notizia al Prof. Gianluigi Grzincich, per anni Direttore del Centro Regionale di riferimento per la diagnosi e cura della Fibrosi Cistica di Parma, ecco quanto ci ha scritto:
“L’infezione da Pseudomonas Aeruginosa nella Fibrosi Cistica può diventare cronica e quindi spesso ineradicabile a causa del biofilm di alginato, una specie di corazza molto intelligente, che protegge lo Pseudomonas dagli antibiotici. Sarebbe quindi di enorme importanza clinica riuscire a ridurre o eliminare questa protezione . Per fare questo servirebbero dei ricercatori dedicati solo a questo problema . E’ comunque importante soprattutto dal punto di vista mediatico che una persona come Vasco abbia posto il problema, anche se servirebbe un budget di gran lunga superiore a disposizione.”
Speriamo tutti che il gesto di Vasco Rossi dia ulteriore attenzione e spinta alla ricerca, intanto… bravo Vasco! 🙂
foto da www.vascorossi.net
fonte notizia: ilfattoquodiano.it | VascoRossi.net | Unibo Magazine