In nome di Vera.
Un omaggio alla vita offerto a chi sta combattendo contro la fibrosi cistica.
Quest’autunno la comunità che affianca i malati di Fibrosi Cistica a Parma ha vissuto un momento doloroso, ha dovuto infatti dare l’ultimo saluto a Vera, ragazza piena di vita e di coraggio. Giovane ragazza affetta da fibrosi cistica, malattia di origine genetica ed ereditaria, cronica ed evolutiva, che si manifesta per lo più entro i primi anni di vita, talora più tardivamente, danneggiando l’apparato respiratorio. Vera, era una ragazza ricca di interessi, conosceva i rischi della sua situazione e forse proprio per questo viveva con intensità ogni momento, perché quando fai sacrifici per ottenere ogni piccolo traguardo alla fine sai assaporare anche i dettagli, per questo i malati di fibrosi cistica sono forti e hanno una marcia in più.
E’ allo scopo di dare ancora più forza a questa voglia di vita che le famiglie dei malati, anche nel momento del distacco si sentono solidali e combattono di nuovo, con grande coraggio, al fianco degli altri pazienti. E’ per questo che, la famiglia di Vera, ha voluto acquistare e devolvere alla Lega italiana fibrosi cistica Emilia, una Exite Bike 500 da inserire presso le stanze di ricovero adulti del Centro di Cura regionale per la fibrosi cistica, presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
La consegna è avvenuta presso reparto di Pneumologia dell’ospedale Maggiore per mano di Anna, la mamma di Vera, che commossa ha consegnato questa necessaria apparecchiatura in presenza della presidente LIFC Emilia Brunella Bonazzi e di volontari dell’associazione. A rappresentare l’Azienda ospedaliera: il Prof. Alfredo Chetta, Direttore dell’Unità operativa di Clinica Pneumologica e responsabile della Struttura semplice dipartimentale Funzionalità Polmonare, la fisioterapista Giuliana Bossi che insieme alle colleghe Bernardi e Mantelli seguono da vicino i pazienti FC, e il personale infermieristico del reparto.
L’esercizio fisico è fondamentale per la terapia alla fibrosi cistica ed è per questo che l’associazione Lifc Emilia, grazie all’aiuto della Famiglia di Vera, ha voluto completare la dotazione delle camere del Centro di cura, con questa cyclette. Un importante strumento che sarà utilizzato dei pazienti ricoverati e sarà in grado di agire positivamente sulla capacità di esercizio, sulla forza e sulla massa muscolare.
La cyclette come ha sottolineato la fisioterapista Giuliana Bossi, che ha preso in carico la donazione, permette esercizi prevalentemente aerobici, in cui l’attività è prolungata nel tempo (bassa potenza per tempi lunghi).
Nel corso di questo tipo di attività, i polmoni sono impegnati nel rispondere alle maggiori richieste di ossigeno. Aumenta perciò la frequenza del respiro e si attivano quei volumi polmonari di riserva che normalmente non vengono usati durante il riposo o le attività più blande della vita quotidiana.