Fibrosi Cistica Emilia

Sala gremita all’Astra per la prima del film sulla fibrosi cistica

 

Era una sala affollata, quasi mai vista per la visione di un film, quella che si è presentata ieri sera agli organizzatori della serata per la presentazione in prima assoluta del documentario “ASPETTANDO LA CURA. LA VITA CON LA FIBROSI CISTICA”. Spettatori emozionati e commossi che hanno saputo cogliere il forte messaggio di speranza, di coraggio e determinazione lanciato da coloro che il film l’hanno pensato e realizzato, a partire dalla produzione, l’associazione Lega Italiana Fibrosi Cistica Emilia e dal regista Stefano Vaja. Al co-finanziatore del film, Fondazione Cariparma, si sono aggiunti i contributi di Voglia di Tango, del Gruppo Zatti e da Bologna gli amici e colleghi di Vera Brunori.

Tra i tantissimi spettatori che gremivano la sala, erano al completo la galleria oltre alla platea con diverse persone in piedi lungo i corridoi di perimetro, molte le Istituzioni presenti con i loro rappresentanti, per testimoniare vicinanza e sostegno ad un progetto che mira certo alla divulgazione di informazioni e conoscenza nei confronti di una delle malattie genetiche rare più diffuse, ma soprattutto ha l’ambizioso obiettivo di contribuire alla formazione di una cittadinanza attiva all’interno di una società giusta.

Perché questo il film ha voluto raccontare, attraverso la narrazione dei suoi protagonisti, tutti pazienti affetti da fibrosi cistica, attori che hanno messo in scena la propria vita, la storia di una società equa che si fa solidale stringendosi attorno a chi è in difficoltà. E da questa condivisione ognuno ne trae giovamento, gli uni imparano dagli altri ad ergere la vita come bene essenziale, bellezza assoluta, “ogni giorno vissuto è un giorno di valore… In questa vita che comunque, per tutti, è a scadenza”, come cita nel film uno dei protagonisti.

Una vera ovazione per loro da parte del pubblico presente in sala, alla fine della proiezione del film. Chiamati a presentarsi dalla presidente LIFC Emilia, Brunella Bonazzi, hanno dimostrato a tutti il loro coraggio, la determinazione, la speranza nella cura, la forza con cui ogni giorno salutano con gioia la vita. Esempio per ognuno di noi, per chi è malato ma ancor più per chi non lo é. Grazie ad Estela, Alice A, Alice T., Antonella, Daniela, Michele, Giulio, Andrea R., Martina, e al piccolo Alessandro.

Prima della proiezione hanno salutato il pubblico, la vice-sindaco del comune di Parma, Nicoletta Paci, che ha ribadito come l’attuale Amministrazione Comunale sia intenzionata a sostenere l’iniziativa ad es. facilitando un percorso all’interno degli Istituti Scolastici, o fornendo spazi per la divulgazione del messaggio, come per il cinema Astra nella serata. Un importante appoggio anche da parte dell’Amministrazione Regione Emilia Romagna l’hanno voluto portare i consiglieri Alessandro Cardinali e Barbara Lori, che hanno dichiarato il loro impegno a favore della diffusione del documentario nei circuiti scolastici regionali a livello di istituti superiori ed universitari. Ma commosso è stato anche l’intervento dei direttori delle due Aziende Sanitarie di Parma, il dr. Massimo Fabi dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e la d.ssa Elena Saccenti dell’Azienda Unità Sanitaria Locale, che hanno sottolineato l’importanza delle Associazioni di volontariato come stimolo quotidiano a svolgere sempre meglio il loro lavoro. Mentre Stefano Cresci, presidente regionale di AIDO, associazione che ha dato patrocinio al film, ha richiamato l’attenzione sull’importanza della donazione tesa a concorrere alla costruzione di una società giusta in quanto riesce a garantire stessi diritti di vita a tutti.