Fibrosi Cistica Emilia

Un nuovo pletismografo dai Lyons di Parma

Mercoledi 13 dicembre presso il Centro di riferimento regionale Fibrosi cistica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma è stata donata una nuova cabina pletismografica che rende possibile definire con particolare dettaglio funzioni ed operatività degli spazi aerei e delle strutture polmonari.

“La donazione – come spiega Cristian Bertolini, Global Service Team Leader dei Lyons di Parma – ottempera lo spirito dell’associazione: Lyons international da più di 100 anni ha come motto “we serve”, noi serviamo. Questo significa che siamo al servizio delle persone che hanno bisogno e mai come in questo periodo la nostra azienda ospedaliera aveva bisogno di un macchinario come questo.

Nove degli undici Lyons club di Parma (Clubs Bardi Valceno, Borgo Val di Taro, Busseto, Langhirano, Montechiarugolo, Parma Ducale, Parma Farnese, Parma Maria Luigia e Salsomaggiore Terme), si sono uniti per raggiungere questo grande obiettivo che hanno potuto realizzare grazie alla fondazione internazionale americana che, nei casi di progetti particolari o di importo cospicuo come questo, interviene per raddoppiare gli importi dei service e permettere ai club di avere maggiore impatto sulla loro comunità di riferimento”.

Di fondamentale aiuto è stato il professor Sergio Bernasconi, ex direttore della clinica pediatrica di Parma e oggi membro di un club Lyons modenese; conoscendo molto bene il Centro fibrosi cistica si è speso per fare da tramite con la ditta fornitrice dell’apparecchio e i Lyons.

Poiché nella malattia la gravità dei pazienti è strettamente correlata alla funzione respiratoria, è di fondamentale importanza avere a disposizione strumenti sempre più sofisticati – come la cabina pletismografica – per definire in dettaglio la misura di specifici flussi e volumi polmonari.

Lo strumento verrà usato da circa 180 dei 220 pazienti seguiti dal Centro di Parma: gli esami di spirometria cominciano a partire dai 6, 7 anni ogni 3 mesi circa se il paziente non si trova in una fase critica. In tal caso è necessario ravvicinare i tempi tra un controllo e l’altro.

“La principale causa di morbosità e mortalità dei malati di fibrosi cistica è l’insufficienza respiratoria – ha spiegato nel corso della cerimonia all’atto della donazione la dottoressa Giovanna Pisi, responsabile del Centro -. Di conseguenza monitorare la funzionalità polmonare è fondamentale per la loro sopravvivenza e per preservarne la qualità della vita. Pertanto il monitoraggio della funzione respiratoria è fondamentale fin dall’infanzia per controllare l’andamento della malattia. Si tratta di una donazione per noi molto significativa, anche in considerazione del fatto che il macchinario che avevamo, oltre ad esser ormai obsoleto, ci ha abbandonato proprio in questi giorni”.

“Il nuovo pletismografo, già in funzione, ha diversi vantaggi rispetto al precedente – ci spiega la dottoressa Cinzia Spaggiari -. Innanzitutto è più veloce, e questo permette di gestire più pazienti in una sola mattinata aiutando il servizio degli infermieri. Quindi questa rapidità di utilizzo ha un impatto molto significativo sullo stress del malato cronico: noi del Centro FC sappiamo bene che questo esame è quello più “temuto” dai malati perché è indicativo dello stato di salute dei loro polmoni. Ridurre i tempi di attesa dell’esito del risultato li aiuta emotivamente a limitare tensione e ansia”.

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